Oculus Quest 2 ha raggiunto i gamers di tutto il mondo il 13 ottobre del 2020. Pochi giorni fa, Andrew Bosworth, capo di Facebook Reality Labs, ha pubblicato un post che esprimeva chiaramente il gradi di soddisfazione raggiunto dalle vendite di Oculus durante il 2020. Il lancio del Quest 2 non ha fatto altro che aumentare le speranze per un 2021 ancora più proficuo.
Abbiamo imparato molto su noi stessi e sui nostri team nel 2020 e abbiamo molto di cui essere orgogliosi. Voglio che ci prendiamo del tempo per riflettere sull’anno che è stato e dare uno sguardo al 2021, sperando che il nostro prossimo anno sia migliore del precedente. Non c’è mai stato momento migliore per entrare in laboratorio e costruire prodotti che offrano una presenza sociale significativa. Così ha esordito l’artefice del successo di Oculus.
Forse è stata proprio la pandemia a far riscoprire alle persone il piacere di immergersi in mondi diversi per qualche ora e non pensare troppo alla crisi che stiamo vivendo. E’ un modo per rilassarsi, ma anche per socializzare con altri gamers a distanza e sentirsi molto più vicini.
La realtà virtuale ha avuto un anno eccezionale. Oculus Quest 2 è il nostro visore VR in più rapida crescita, grazie alla convergenza dei principali fattori di forma VR e ai contenuti creati dalla nostra comunità di sviluppatori. Quest 2 ha superato le persone attive mensili del Quest originale in meno di 7 settimane e più persone lo stanno usando per mantenersi in forma, giocare con gli amici e collaborare al lavoro. E stiamo continuando a diversificare la nostra base di utenti, con più donne che utilizzano Quest 2 rispetto a qualsiasi dei nostri visori precedenti continua poi Andrew Bosworth, lasciando intendere l’apprezzamento in crescita dei nuovi prodotti Oculus.
Per la nascita di queste meraviglie della realtà virtuale, Facebook ha investito miliardi di dollari per acquisire Oculus e già con la prima versione del Quest si è capito che ne è valsa la pena. Infatti, esso aveva riportato nelle casse di Oculus più di 150 milioni di dollari grazie alle vendite di app e videogiochi in un anno (tra il 2019 e il seguente lancio del Quest 2 nel 2020), un risultato che certamente il Quest 2, vista la sua performance a pochi mesi dall’uscita in commercio, raggiungerà quasi sicuramente presto. Si stima infatti che i preordini del Quest 2 abbiano superato di cinque volte quelli del Quest già nelle prime settimane dopo il suo lancio, un risultato pazzesco. Forse è per le strategie di marketing ideate da Facebook stesso o forse perché Quest 2 è davvero un gioiello della realtà virtuale. Sia la CPU che la GPU e lo schermo sono stati potenziati per permettere al giocatore di dimenticarsi di essere sul pianeta Terra. La batteria permette una maggiore durata del gioco, così come il peso ridotto e la minore pressione esercitata sulla testa. La maggiore potenza del dispositivo permette di immergersi in mondi più complessi e di compiere azioni che con il vecchio Quest non si potevano neanche immaginare.
Abbiamo anche implementato alcune modifiche al prodotto che sono state fondamentali per offrire alle persone un’esperienza migliore e più sicura in VR, iniziando con l’introduzione di un unico modo per accedere a Oculus utilizzando il tuo account Facebook, che rende più facile per loro trovare, connettersi e giocare con gli amici in VR prosegue poi Bosworth sottolineando due dettagli fondamentali dell’utilizzo di visori per la realtà virtuale: la socialità e la sicurezza.
Il Quest 2, infatti, ha suscitato la curiosità di molti gamer che ancora non avevano provato la prima versione e che sono rimasti colpiti dai numerosi upgrade di questo secondo modello, più leggero, potente e comodo a fronte di un prezzo più basso rispetto al Quest. Una caratteristica che ingolosisce tutti, o meglio, tutte: sembra infatti che molte gamer abbiano spostato la loro attenzione sul nuovo visore di Oculus e, quindi, il pubblico si sta espandendo verso nuovi target. Ciò dimostra il grado di inclusività di questi dispositivi che permettono di giocare con amici o con sconosciuti anche in luoghi lontani, superando anche gli ostacoli imposti dal distanziamento sociale del Covid-19.
L’altro focus su cui Oculus si concentrerà nel 2021 è il tema della sicurezza, sia dal punto di vista di una maggiore privacy, sia per offrire un’esperienza di gioco confortevole, duratura, ma anche responsabile. Sono già in commercio molti accessori complementari del Quest 2 per renderlo comodo e senza stancare eccessivamente il giocatore (leggi l’articolo sugli accessori che aumentano la comodità).
Sicuramente le basi per un grande successo sono state già poste: si stima che le vendite del Quest 2 abbiano già ampiamente superato il 250% rispetto alla prima versione, andando oltre qualsiasi aspettativa. Il Quest 2 si sta rivelando in grado di attirare nuovi (e nuove gamer), anche quelli più inesperti. Non c’è niente di meglio di un prodotto in grado di incuriosire nuovi clienti spontaneamente, solo attraverso le sue caratteristiche: ciò aiuta a contenere i costi di promozione e marketing. Insomma, è bello quando un prodotto riesce “a vendersi da solo”. E’ questo il caso del Quest 2? In parte sì. Dietro vi sono mesi (neanche tanti, considerando che il primo Quest è stato lanciato appena 18 mesi prima del secondo) di studi, programmazione, investimenti e strategie di comunicazione. Il risultato, per ora, sta dando degli ottimi frutti.
Il prodotto è ottimo, ma restano aperte diverse sfide: innanzitutto migliorare la sicurezza e la privacy del giocatore, come si è detto, ma anche creare dei contenuti all’altezza del successo del dispositivo. I videogiochi dovranno essere coinvolgenti, immersivi, ma anche facilmente scaricabili e accessibili.
Non ci resta che attendere gli sviluppi di Oculus in questo 2021 partito col botto.